RISULTATO FINALE : LEGNANO KNIGHTS – DAVERIO RAMS: 90 – 84
I wanna live like common people
I wanna do whatever common people do
Wanna sleep with common people
I wanna sleep with common people
(1995 – Common People – Pulp)
La ragazza che Jarvis Cocker, leader degli indimenticabili (nda per me) Pulp, incontrò al bar della scuola, sognava di trasferirsi in un sobborgo di Londra per vivere come la gente comune.
Noi non siamo gente comune. Al Martedì, ore 21:30, siamo a Legnano. Ci sono genitori, nonni, bisnonni, trisavoli, foto ricordo nei portafogli. Siamo la prossima serie di Netflix. Siamo una famiglia. Siamo una battaglia medievale. Siamo i Rams che vogliono espugnare il Knights Palace. Perderemo, senza perdere.
Non si percepisce la memoria della brutta partita giocata contro Costamasnaga. La palla vola, la palla circola, la palla entra. 4 triple consecutive con 4 giocatori diversi: Schifano, Casiani, Collina ed Adam. I Cavalieri di Legnano sono resilienti, si aggrappano alle robuste spalle di Rakaj e Ferrario, MVP della partita, alternando zona e uomo in difesa.
Punteggio altissimo, 27 a 28. Ci chiama Adam Silver da Madison Avenue. Ragazzi, l’NBA è dall’altra parte dell’Oceano.
Ravaioli, Cappellotto e l’inesauribile Ferrario sfondano la prima linea e conquistano 6,7,8 punti di vantaggio. Sono Collina, Casiani ed Adam i primi a reagire. L’intera squadra si rianima. Controbreak.
20 minuti. 50 pari.
Le urla del coach legnanese abbattono la porta del nostro spogliatoio e rilanciano, lui, ancora lui, sempre lui, Ferrario. Con Micalizzi e Ravaioli, a 3 minuti ed 11 secondi dal termine del terzo periodo, scrive 67 a 58 sul tabellone, nonostante il prodigarsi di Dall’Asta. Ed ecco che dalle retrovie, ben nascosto, al momento giusto, spunta Teo Larghi. 7 punti quasi consecutivi e siamo ancora in scia, 69 a 67.
Adam esce dal campo. Al suo posto rientra Iron Man.
He was turned to steel
In the great magnetic field
(Iron man, Black Sabbath, 1970).
Nessuno lo vuole incontrare, tutti girano la testa.
Tranne i Guardiani della Galassia. Tre Groot: Stuani, Pignataro, Larghi. Pressano, pressano ancora, rubano palloni.
4:32 dalla fine della disputa. 76-82 Daverio. Nel giro di un istante, un maledetto istante, la partita gira nuovamente quanto inaspettatamente. Ferrario riceve e tira da tre. Adam cerca le farfalle. L’arbitro chiama fallo. Tre tiri liberi su tre.
Daverio sbanda vistosamente, Ferrario invece è un manuale di guida sicura. 12 punti nel momento chiave, 90 Knights, 84 Rams.
Recentemente ho letto questa frase di Mike Krzyzewski: “Se l’unica ragione per cui alleno fosse vincere, la mia vita sarebbe abbastanza misera”.
A volte si deve capire che si può perdere senza perdere.
Let’s go Rams!
(articolo di Massimiliano Frontini)
Tabellini Daverio Rams: Mourtadi 25, Larghi 16, Collina 10, Casiani 9, Dall’asta 6, Stuani 6, Schifano 5, Pignataro 4, Luini 2, Lonati, Schiavini